IGTV: i 10 scenari che vediamo nel futuro

Edoardo Scognamiglio
combocut
Published in
6 min readJun 28, 2018

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Esiste una nuova TV: non pesa quintali, non è manovrabile con un telecomando e non ha neanche uno schermo piatto orizzontale. Ha uno schermo, questo sì, ma è verticale, composto e creato sulla base di uno smartphone che tutti abbiamo in tasca ormai da un’era.

Ed è la IGTV, la tv di Instagram che, come ogni buona idea che si rispetti quando nasce da Mark Zuckerberg, nasce per fare concorrenza a qualcun altro. É il caso, questo, di Youtube, uno dei social che, a discapito di quanto si possa pensare, continua comunque ad avere la sua fetta di pubblico devoto.

Dalla televisione a tubo catodico alla IGTV

Quali sono le caratteristiche tecniche dei video che vengono pubblicati sulla IGTV?

Della verticalità abbiamo già parlato e l’altro aspetto da tener presente, almeno per iniziare, è che per aprire un canale Tv su Instagram, bisogna aggiornare la propria app (sforzo minimo).

La terza caratteristica è la durata, che era poi il limite e, insieme, il bello delle stories su instagram: non più venti secondi (che, diciamocelo, tante volte ci sono sembrate comunque un’eternità in questo mondo velocissimo con quei contenuti noiosi dei nostri compagni di liceo convinti di condividere il paesaggio più interessante del mondo), bensì addirittura un’ora.

Un concerto potrà essere trasmesso sulla IGTV, un programma ad hoc, tantissime trasmissioni potranno finire sul nostro smartphone!

Come si cercano i contenuti sulla IGTV?

Per parole chiave — la tradizione prima di tutto — così come è semplice scorgere contenuti interessanti e organizzati direttamente da instagram che suggerisce in base all’utilizzo che si fa della piattaforma, grazie ad alcune playlist che potete trovare direttamente sulla schermata di apertura: Per te, Persone che segui, Popolari e Continua a guardare. Quest’ultima funzione permettere di riprendere il video dal punto in cui abbiamo dovuto interrompere la visione (sì, come ci ha abituato Netflix).

Ecco i 10 scenari che scorgiamo all’orizzonte della IGTV

Noi di Combocut facciamo video dalla mattina alla sera — per restare in tema, siamo molto verticali — e quindi ci abbiamo ragionato su.

1. Non sarà un flop

Quando Facebook e Instagram introducono nuove funzioni come, per esempio, sono state le stories, non fanno certamente un azzardo basato sull’invidia nei confronti di, un nome a caso, Snapchat.

Non è un copiare dagli altri ma osservare cosa funziona nel mercato, analizzarlo, testarlo sulle proprie piattaforme non ufficialmente e, quando i dati confermano che la cosa gira bene, uscire allo scoperto. In questo, caso non solo è stata inserita un’integrazione su Instragram ma addirittura è stata lanciata lanciano un’app dedicata. Ci credono molto.

2. Il rodaggio sarà obbligatorio

In questo momento tutti, stanno riadattando video già prodotti passato, più lunghi di un minuto, per pubblicarli, finalmente su Instagram. Noi compresi, eh. Questa si chiama fase di “riciclo”. Parallelamente, milioni di persone utilizzeranno IGTV come se fosse Instagram ma senza limiti di tempo. Però quando avevamo solo un minuto erano interessanti, con la possibilità di sforare sulla durata diventeranno noiosissimi. Nella terza fase inizieranno a comparire dei formati nuovi. Non saprei quali, ma di una cosa siamo certi. La qualità sarà alta.

3. La qualità sarà più alta

Se un minuto è facilmente gestibile anche improvvisando, senza scrivere o montare, quando la durata aumenterà, sarà necessario avere un progetto. Bisognerà pensare a un’idea, scrivere una sceneggiatura o una scaletta, girarla e, inevitabilmente, montarla. Perché il montaggio è la chiave del ritmo: più la durata aumenta, più bisogna preoccuparsi di togliere il superfluo e mostrare al pubblico solo il meglio altrimenti, che si sappia, anche su Instagram TV, ci sarà lo zapping.

4. Al bando la schizofrenia

Anche su IGTV, basterà uno swipe per passare al prossimo video. È però inevitabile che con video inferiori a un minuto o con le stories ancora più brevi, l’utente sarà costretto a spostarsi continuamente da un video all’altro. Sulla IGTV, se si incontrano dei video interessanti e fatti bene, si sarà portati a soffermarsi per più tempo. E questo porta a vantaggi interessanti per Instagram e i brand che puntano su questa piattaforma. Vi chiedete perché? La risposta è una parola sola: tempo.

5. Sempre più tempo su Instagram

I social network puntano ad aumentare il numero di iscritti ma non solo. C’è anche un’altra metrica che vale moltissimo: il tempo di attività. Più tempo l’utente passa su una piattaforma, più pubblicità guarderà e più potrà venderne. Ma non solo. Con video più lunghi, anche i brand avranno l’occasione di creare una relazione più profonda con le persone.

6. Tutti faremo video su IGTV

Che tutti si preparino: la competizione sarà alta. E come sempre, non basterà caricare un video ogni sei mesi per avere dei risultati. Siccome non ci si inventa mai niente, guardare alla vecchia TV — quella del tubo catodico e il telecomando che abbiamo citato prima — non fa mai male. Il primo passo, quindi, è quello di creare un format, con una frequenza fissa e precisa, delle puntate, dar vita ad un meccanismo, un’impaginazione grafica. Insomma, l’idea è quella di prendere tutti gli elementi universali della serialità e tradurli in questo contesto nuovo.

7. Guarderemo le serie tv su Instagram

Questo scenario è un po’ azzardato, ce ne rendiamo conto. Però: perché consentire ad un video di durare fino a 60 minuti se non c’è, nelle idee di Zuckernger, il piano di sfondare nel mondo delle serie? Parliamoci chiaro: 60 minuti col cellulare in mano, non è il massimo del comfort. Che Facebook stia sviluppando una televisione “da collo” per venirci incontro? Oppure, che un’altra idea sia quella di chiedere alle case di produzione di girare le serie in verticale o, addirittura, di abituare l’utente a guardare le serie a cinque minuti alla volta? Staremo a vedere.

Un nuovo modo per vedere le serie?

8. Instagram, come fa Youtube, dovrà pensare alla monetizzazione

Per fare video più lunghi e di qualità servirà più tempo e serviranno più risorse. Quindi se la IGTV vorrà attirare editori o creators di un certo livello, dovrà prevedere una ricompensa. Fine della storia.

9. Youtube non scomparirà

Prima di tutto, Youtube ha un vantaggio che gli altri non hanno: è anche un motore di ricerca puto. Se un utente cerca qualcosa, da un’informazione a un contenuto di intrattenimento, su Youtube lo può trovare. Detto questo, le strade prese dalle due piattaforme sono diverse. Instagram punta tutto sul mobile, Youtube ha già stretto accordi con i maggiori broadcaster internazionali per trasmettere sport e serie tv in abbonamento e trova sul desktop il terreno più fertile per la sua crescita. Instagram vuole conquistare l’utente mentre si muove, Youtube invece quando mentre sta sul divano di casa, andando contro Netflix e gli altri distributori on-demand.

10. Per iniziare bisogna metterci le mani

A tutte le aziende consigliamo di scaricare l’app e passarci del tempo, per iniziare a individuare trend interessanti. La pubblicità finirà tra un video e l’altro e sarà importante non risultare un corpo estraneo, quindi studiare i trend e costruire adv coerenti sarà fondamentale. Voi, cosa ne dite?

Dopo aver visto il video, mi raccomando:

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