Dobbiamo per forza fare un video viral?

Chi lavora con il video sa che la parola “viral” è una delle più abusate. Ma cosa vuol dire veramente?

Edoardo Scognamiglio
Published in
4 min readFeb 8, 2017

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Comunemente con Viral si intente un video che, sostanzialmente, ha una durata breve, punta sull’ironia, mostra qualcosa di straordinario e raggiunge un numero considerevole di visualizzazioni.

In realtà non esiste una tipologia di video “Viral”, si tratta piuttosto di un risultato ottenuto grazie a una serie di fattori e circostanze che determinano la condivisione di un video.
C’è poi da dire che non è detto che un contenuto molto condiviso risponda necesariamente agli obiettivi di un brand! La “viralizzazione” funziona se il target raggiunto è quello a cui è indirizzato il contenuto del video e questo non implica, necessariamente, numeri di sharing elevati.

Purtroppo, però, questa parola è talmente abusata che in tanti credono che un “Viral” sia l’unica possibilità, cioè che il mondo si divida in video brevi che fanno ridere e video noiosi che non guarda nessuno.

Con questo post vorrei fare un po’ di ordine e dimostrare che ci siano altre tipologie di filmato, meno note, ma anche più efficaci, soprattutto se state pensando di realizzare un video per raggiungere un obiettivo di marketing e non per far ridere milioni di persone!

Mettiamo alcuni paletti…

UN VIDEO NON SI DIFFONDE DA SOLO.

O almeno, succede ai filmati con teneri gattini, gente sorpresa da cadute rovinose o belle gnocche, che però fanno il botto in modo imprevedibile.
Se invece girate un video per il vostro business vi servono dei risultati prevedibili. Di sicuro un video caricato su YouTube e lasciato lì a fermentare non si diffonderà miracolosamente (anche se lo sperereste!).

NON È DETTO CHE UN VIDEO DEBBA DURARE POCO.

Facciamo un esempio: il potenziale cliente sta per acquistare il vostro prodotto, immaginiamo, un’auto. È un fissato, quindi prima di aprire il portafoglio vuole sapere tutto: dalle rifiniture in pelle alla grandezza del cruscotto passando per le diverse configurazione dello schienale. Voi cosa gli fareste vedere? Un video veramente simpatico da 1 minuto o una clip di 15 minuti che gli spiega ogni singolo dettaglio fino a portarlo all’estasi (e all’acquisto)?!

UN VIDEO NON DEVE FAR RIDERE A TUTTI I COSTI.

Come nella vita, anche nel marketing ci sono momenti in cui è utile far ridere, in altri bisogna essere seri e tecnici, in altri ancora empatici e realizzare dei video emozionali.

Non sono necessarie milioni di visualizzazioni per stabilire l’efficacia di un filmato.

Magari vendete un prodotto di nicchia, amato da una cerchia di persone molto ristretta. Se riuscite a far vedere il video a queste persone, che magari sono “solo” mille, avete vinto: avete raggiunto, ad esempio, 1.000 potenziali clienti. Sforzarsi di raggiungere milioni di persone non interessate al prodotto, in questo caso, è uno spreco di soldi e tempo.

Il concetto qual è: non c’è una sola tipologia di video, ma una moltitudine in base ai contesti e obiettivi che si vogliono ottenere. Per approfondimenti leggi anche il nostro post 4 video per 4 obiettivi!

UN ESEMPIO “HOME MADE”!

Quanto sopra non vuol dire che la viralizzazione non sia un risultato importante. Come già sottolineato, il vero punto è riuscire a raggiungere il target a cui è indirizzata la campagna.

Vi portiamo come esempio lo spot che abbiamo realizzato per Fatture inCloud (un software online per la fatturazione pensato per privati, aziende e commercialisti).
Il video era destinato a un pubblico piuttosto ampio, che comprendeva anche tutti i detentori di Partita IVA. È evidente che, in questo caso, in termini di visualizzazioni, i numeri avrebbero fatto la differenza.

La strategia proposta al cliente si basava dunque sulla scelta di utilizzare un linguaggio ironico e uno storytelling che aiutasse a far girare il nome del prodotto, ma anche ad alleggerire un tema solitamente percepito come “noioso”. Il video ha ottenuto più di 1 milione e mezzo di visualizzazioni in pochissimo tempo.

Ma il punto qual è, la creatività colpiva al cuore il target, faceva in modo che si immedesimasse nella situazione descritta ed è stato questo aspetto, unito chiaramente alla scelta di una storia e un linguaggio divertenti, che ha resto il video “virale” e portato all’azienda migliaia di nuovi contatti qualificati!

Guarda altri video su www.combocut.com

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